Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale e quest’anno l’attenzione è posta sulle diseguaglianze che si sono rese sempre più evidenti dopo la pandemia. Il disagio psichico è notevolmente aumentato a seguito del Covid, le chiusure e le restrizioni hanno avuto conseguenze dannose sulla salute mentale di tutti, bambini e adulti, e questo è più evidente tra le fasce fragili della popolazione che non riescono ad accedere alle cure necessarie.

Sono aumentati del 28% i casi di depressione maggiore e del 26% i disturbi d’ansia, le stesse percentuali le troviamo nell’abuso d’alcol e di sostanze, che vengono assunte per far fronte allo stress.

I dati più allarmanti riguardano gli adolescenti e i bambini. Aumentano i ricoveri nei reparti di neuropsichiatria, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù ha da tempo lanciato l’allarme: cresce l’autolesionismo, l’ansia e sentimenti di solitudine e depressivi. Gli adolescenti si sentono appiattiti, non hanno prospettive future e aumentano i casi di chiusure in casa.

I divorzi sono aumentati in maniera esponenziale.

Occorre investire nella salute psichica! La sofferenza è tanta, noi tutti che ci occupiamo di disagio psichico lo ascoltiamo e lo viviamo quotidianamente nel nostro lavoro, e siamo spesso inermi di fronte a risorse che le persone non hanno. Risorse anche economiche a cui lo Stato deve far fronte, in fretta!

Non dimentichiamo che i giovani di oggi saranno gli adulti di domani.