Psicoterapia per bambini

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I bambini manifestano le loro difficoltà in una modalità del tutto diversa da quella degli adulti: se i grandi usano le “parole”, i piccoli parlano con il “corpo”, non avendo ancora una mente ben strutturata.

Cos’è la psicoterapia?

La psicoterapia è un intervento terapeutico che interviene sui disturbi emotivi e comportamentali del bambino. Il mio modello teorico di riferimento è quello psicoanalitico, una tecnica di intervento che non si rivolge esclusivamente al sintomo del bambino, ma ha l’obiettivo di andare a cercare le radici più profonde che portano a determinati comportamenti e malesseri. Per questo le tecniche di intervento privilegiano l’uso del gioco, come strumento per mettere non solo a proprio agio il bambino, ma anche per andare ad indagare i fantasmi, le paure e i desideri inconsci che hanno portato al disagio. A questo si affianca l’uso del disegno grazie al quale il bambino rappresenta quanto accade dentro di lui.

Quando chiedere aiuto?

I disagi che si possono presentare nell’infanzia sono:

• - difficoltà nella primissima relazione madre-bambino
• - difficoltà alimentari
• - difficoltà del sonno
• - difficoltà nel raggiungimento del controllo sfinterico (enuresi, encopresi)
• - disturbi psicosomatici
• - difficoltà che si possono presentare nel contesto scolastico, come il disturbo oppositivo-provocatorio, iperattività e disattenzione, difficoltà nella socializzazione
• - fobie e disturbi d’ansia
• - difficoltà nella regolazione emotiva (aggressività, eccessiva timidezza);

E’ compito dell’adulto accogliere e decifrare il messaggio dietro al sintomo del bambino. L’ambiente intorno è quindi una risorsa fondamentale nella richiesta di aiuto.

Che fare e come funziona la psicoterapia?

E’ importante chiedere aiuto ad un professionista specializzato nell’età evolutiva. Il bambino ha una mente plastica e un intervento tempestivo può fare la differenza, evitando la cronicizzazione del malessere e del sintomo ad esso associato.

Sono previsti una serie di incontri iniziali con i genitori, fondamentali per comprendere il contesto in cui vive e si sviluppa il bambino, per poi conoscere il bimbo stesso. In questi incontri iniziali verrà effettuata un’attenta anamnesi e una valutazione delle relazioni intra ed extra familiari. Seguiranno poi 3 incontri (se necessario anche di più) con il bambino: saranno sedute gioco in cui, attraverso un’attenta osservazione, si valuteranno le problematiche e le risorse messe in campo. Se il bambino non riesce a rimanere solo con la terapeuta, si può svolgere la seduta di psicoterapia con la presenza di un genitore. Concluderà la fase

valutativa, uno o più colloqui di restituzione con i genitori, in cui si condividerà ciò che è emerso dall’incontro col bambino e si metteranno le basi del percorso psicoterapeutico.

La coppia genitoriale è parte integrante del percorso terapeutico del figlio; nel corso della terapia i genitori e la terapeuta hanno dei frequenti colloqui di supporto alla genitorialità, per sciogliere quei nodi formatisi nella relazione con il figlio e che non ne permettono la fluidità.

Una volta avviato il percorso psicoterapeutico, se necessario vengono svolti degli incontri anche con la scuola e le insegnanti. L’ambiente esterno è fondamentale per la crescita del bambino e l’obiettivo è sempre il benessere della persona all’interno del contesto scolastico, luogo non solo deputato all’apprendimento ma anche alla socializzazione.

Ogni bambino deve avere la possibilità di crescere in un ambiente emotivamente stabile, sia in casa che fuori.