La vita adulta mette le persone di fronte a nuove sfide e obiettivi da raggiungere. I giovani adulti si trovano
a dover entrare nel mondo del lavoro, a costruirsi una propria autonomia personale e familiare: sono
chiamati a mettersi in gioco senza quelle “protezioni” che finora li facevano sentire in qualche misura
protetti. Gli adulti invece possono andare incontro a stress, malattie e difficoltà nella sfera privata e
lavorativa.
Spesso è proprio nei momenti di difficoltà che scopriamo risorse e qualità che non pensavamo di avere. Ma
non sempre tutto va come ce lo eravamo immaginati. Altre volte infatti, la fatica e la sofferenza sono
condizioni che non riusciamo più a tollerare: subentra la paura, la rabbia, siamo sopraffatti da emozioni che
non ci fanno più vivere serenamente.
È in questi casi che si chiede l’aiuto di uno psicologo. Dopo una serie di incontri conoscitivi e di valutazione
dello stato della sofferenza, si propone il percorso più idoneo al raggiungimento del nuovo benessere
emotivo.
Il mio modello teorico di riferimento è quello psicoanalitico, una tecnica di intervento che non si rivolge
esclusivamente al sintomo, ma ha l’obiettivo di andare a cercare le radici più profonde che portano a
determinati comportamenti e malesseri.
Il percorso psicoterapeutico lo immagino come un viaggio che due persone intraprendono verso un luogo
misterioso, sconosciuto ad entrambi, che può riservare sorprese piacevoli ma anche sofferenze inaspettate:
un luogo per pensare e parlare, dove la parola serve a comprendere le cause del disagio psichico che si
vuole alleviare.
E come ogni viaggio, si ritorna poi a casa più consapevoli e cambiati.